A.d.E.: istituito il codice tributo

L’articolo 4, comma 2, del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50 prevede che “A decorrere dal 1° giugno 2017, ai redditi derivanti dai contratti di locazione breve stipulati a partire da tale data si applicano le disposizioni dell’articolo 3 del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23, con aliquota del 21 per cento in caso di opzione per l’imposta sostitutiva nella forma della cedolare secca”.
L’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione 88/E ha istituto il codice tributo per il versamento, tramite modello F24, della ritenuta operata all’atto dei pagamenti ai beneficiari di canoni o corrispettivi, relativi ai contratti di locazione breve.
L’Agenzia delle Entrate ha dunque avviato il processo indicato dal Dl 50/2017 per applicare la ritenuta del 21% sugli affitti turistici da parte degli intermediari immobiliari (agenzie e portali come Airbnb).
Il codice tributo é il “1919” ed é denominato “Ritenuta operata all’atto del pagamento al beneficiario di canoni o corrispettivi, relativi ai contratti di locazione breve – articolo 4, comma 5, del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50”.
Per la definitiva attuazione del provvedimento sará necessario attendere un ulteriore passo, sempre da parte dell’A.d.E (il termine previsto è il 23 luglio 2017): “con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate, da emanarsi entro novanta giorni dall’entrata in vigore del presente decreto, sono stabilite le disposizioni di attuazione dei commi 4, 5 e 5-bis del presente articolo, incluse quelle relative alla trasmissione e conservazione dei dati da parte dell’intermediario“.
È comunque singolare che i portali (in particolar modo Airbnb, quello più chiamato in causa, almeno dal punto di vista mediatico, considerato che il provvedimento è stato denominato, fin dalle sue prime battute, “tassa Airbnb”), non si siano già mossi nei confronti degli “host”, richiedendo quanto meno il codice fiscale e la sottoscrizione di nuovi termini del servizio (prevedendo l’ulteriore trattenuta sull’importo del soggiorno).
Ma ormai mancano solo un paio di settimane alla “prossima puntata”.
Link alla Deliberazione 88/E

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