Abbiamo inviato la seguente comunicazione al Sindaco di Roma, all’Assessore al Bilancio e all’Assessore al Turismo. Abbiamo inoltre informato per opportuna conoscenza anche il Ministro del Turismo e il Ministro dell’Economia e delle Finanze:
Egregi,
La presente per rappresentarvi la nostra profonda contrarietà come Associazione Nazionale dei Proprietari di alloggi concessi in locazione breve, all’aumento ingiustificato del contributo di soggiorno nel Comune di Roma.
Secondo una Delibera di Giunta per Variazione di Bilancio, recentemente approvata, dal 1° Ottobre 2023 ci sarà un raddoppio del contributo a carico dei turisti che passerà dagli attuali 3,50 euro al nuovo importo di 6,00 euro.
I proprietari che fanno locazione breve non hanno avuto alcun sostegno durante la crisi dovuta al Covid-19 ed hanno affrontato con le sole proprie forze i minori incassi derivanti dai canoni di locazione e sostenuto in proprio le spese rimaste sempre invariate come IMU o TARI.
I proprietari in questo momento si stanno riprendendo dopo un periodo di contrazione del mercato e stanno assistendo e partecipando all’attuale andamento positivo del Turismo che come ben sappiamo garantisce un ritorno positivo a tutta la città e alle sue attività sparse anche nei quartieri meno centrali.
La prospettiva di veder aumentare il contributo di soggiorno genererà un calo delle prenotazioni future e dei soggiorni e come locatori non possiamo fronteggiare il pericolo di un improvviso nuovo calo del turismo dovuto a questo ingiustificato aumento.
È giusto il caso di ricordare che il Turismo è un mercato molto fluido e il turista sceglie la destinazione in base a molte variabili. Come immaginerete siamo quindi in concorrenza con altre città nazionali ed europee che al momento già offrono condizioni di fruibilità migliori di Roma e l’aumento ingiustificato del contributo di soggiorno andrebbe a creare un’ulteriore condizione a svantaggio di Roma che sicuramente genererebbe la contrazione della numero delle presenze turistiche con gravi ricadute su gran parte dell’economia cittadina.
Come persone che quotidianamente si confrontano coi turisti che decidono di visitare la nostra città e come cittadini di Roma dobbiamo purtroppo segnalare lo stato di degrado generale nel quale versa la nostra città.
A Roma l’immondizia è ovunque, i marciapiedi sono sporchi, le erbacce spesso li rendono impraticabili. Il decoro è pessimo in tutta la città e anche vicino ai principali monumenti.
I borseggiatori derubano continuamente i turisti, nelle metropolitane, negli autobus e nelle piazze.
Il commercio abusivo la fa da padrone in ogni angolo della città, il divieto di sosta sembra una norma disapplicata nel centro storico di Roma. I trasporti pubblici non funzionano, i tempi di attesa per una metropolitana sono costantemente irregolari.
In tutto questo degrado che i turisti, e anche noi residenti, siamo costretti a subire, vogliamo denunciare che c’è un’altra norma che giace inapplicata, l’art. 16 Comma 5 dell’attuale Regolamento del Contributo di soggiorno (All. 1A alle Delibera 29/2021), che obbligherebbe il Comune a creare un “tavolo tecnico composto da delegati di Roma Capitale e rappresentanti delle Associazioni di categoria maggiormente rappresentative, allo scopo di monitorare l’applicazione della disciplina, nonché di individuare le attività di promozione della città di Roma nelle quali investire una percentuale degli introiti ottenuti dal Contributo di soggiorno, prevista annualmente in misura non inferiore al 5 per cento, come stabilito dalla Deliberazione del Consiglio Comunale n. 67 del 28/29 Luglio 2010 istitutiva del Contributo di soggiorno”.
A fronte quindi dello stato indecoroso in cui versa la città chiediamo di ritirare il suddetto provvedimento di aumento del contributo di soggiorno, in mancanza faremo tutto il possibile perché non si dia applicazione al provvedimento di aumento.
Chiediamo quindi di essere auditi dal Sindaco, dall’Assessore al Turismo, Onorato, dalla Dott.ssa Scozzese, perché si possa arrivare ad una soluzione diversa che non preveda il raddoppio del contributo di soggiorno che come dimostrato è del tutto immotivato e che danneggerebbe enormemente il comparto turistico e tutte quelle attività che a questo girano intorno.
Certi di un cortese riscontro
Porgiamo
Distinti Saluti
Dario Pileri
Presidente Pro.Loca.Tur.